Rigidit? arteriosa connessa ad eventi cardiovascolari

12 Giu 2005 Cardiologia

La misurazione dell’intervallo QKD, il tempo che intercorre fra l’onda QRS
all’elettrocardiogramma ed il rilevamento dell’ultimo suono di Kotokoff durante
la misurazione della pressione, costituisce un indicatore della rigidit? arteriosa,
che a sua volta ? un indice di rischio cardiovascolare, indipendente dalla
pressione sistolica. La possibilit? di valutare la rigidit? arteriosa ? un importante
mezzo di rilevamento dei pazienti ad alto rischio di complicazioni
cardiovascolare: la vera et? del paziente, in un certo senso, ? la sua et?
vascolare, come gli autori stessi sottolineano. La procedura, effettua bile durante
la misurazione ambulatoriale della pressione, ? semplice da applicare ed ha il
vantaggio di essere completamente automatica, e non passibile quindi di alcun
errore da parte dell’osservatore. Il prossimo passo sar? comprendere quanta
parte dell’aumento della rigidit? arteriosa possa essere invertita o rallentata
mediante interventi terapeutici. (Am J Hypertens 2005; 18: 470-6)

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