Diabete: terapia intensiva riduce rischio cardiovascolare
La terapia intensiva del diabete di “tipo 1” riduce il susseguente rischio cardiovascolare: tale approccio tende a ridurre anche le complicazioni microvascolari e neurologiche del diabete. Il presente studio presenta caratteristiche uniche per quanto riguarda la documentazione obiettiva a lungo termine del controllo glicemico, dei fattori di rischio di malattie cardiovascolari conclamati e presunti, e dello status delle complicazioni microvascolari e cardiovascolari. L’ampia riduzione nel rischio di eventi cardiovascolari migliorer? ulteriormente i benefici sia sanitari che economici che si progetta perverranno dalla terapia intensiva del diabete. Sulla base di questi dati, comunque, i target glicemici andrebbero riconsiderati. La comunit? medica necessit? di migliori mezzi, strategie differenti ed un diverso atteggiamento mentale se speriamo di migliorare e mantenere il controllo glicemico nei pazienti con diabete di tipo 1 e minimizzare gli effetti collaterali. Finch? quest’ultimo scopo non verr? raggiunto mediante la disponibilit? di nuove terapie ed approcci innovativi, la traslazione dei dati provenienti da studi come questo potrebbero non alterare la pratica clinica per anni. Date le complicazioni e la mortalit? attribuite alle malattie cardiovascolari fra i pazienti con diabete di “tipo 1”, questo ritardo sarebbe quanto mai infausto.
N Engl J Med. 2005; 353: 2643-53 e 2707-9
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