Radiografia: addio vecchie lastre si passa al digitale?
Le argomentazioni. Per quanto riguarda i costi l?impegno pi? gravoso ? l?acquisto iniziale delle apparecchiature necessarie. Una spesa del genere sarebbe giustificata solo in contesti in cui il volume di lavoro ? molto alto; in questi casi, infatti, la tecnologia digitale determinerebbe un risparmio di circa il venti per cento rispetto ad un sistema tradizionale.
Vi sarebbero, tuttavia, piccoli problemi gestionali da risolvere: un referto digitale pu? essere inviato in tempo reale e visionato in ogni parte del mondo a patto che anche la struttura ricevente abbia a disposizione l?apparecchiatura necessaria. In questo senso, sostengono alcuni, la “vecchia” lastra non pone problemi perch? ha bisogno solo di una lampada con cui guardarla in controluce.
Per quanto riguarda la salute dei cittadini, invece, vi sono ancora alcune riserve e si cerca di procedere con cautela. Mentre all?inizio, infatti, si riteneva che la tecnologia digitale avrebbe ridotto anche l?esposizione dei pazienti alle radiazioni, in realt? ci si ? accorti del contrario. Per un?analisi addominale il numero di esposizioni ai raggi X passa da 16, con il metodo tradizionale, a 68 con la tecnologia digitale.
Un altro dato indica che in alcuni ospedali americani il numero degli esami fatti in un giorno ? aumentato dell?82 per cento con il passaggio al digitale il che vuol dire riuscire a ridurre le liste d?attesa, riuscire a fare le diagnosi con tempestivit? e curare meglio i pazienti.
Bibliografia. X ray imaging goes digital. BMJ 2006;333:765.
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