Malattia da Reflusso e Sintomi Atipici Otorino

La Malattia da Reflusso Gastro-Esofageo (MRGE) ? considerata oggi in modo completamente diverso rispetto a 20 anni fa, quando si riteneva che fosse una patologia relativamente rara, espressione pi? di una alterazione organica (ernia jatale) che di un disturbo funzionale (inappropriata azione della barriera antireflusso), con un?indicazione elettiva alla terapia chirurgica. Gli studi compiuti nell?arco di questi ultimi anni hanno rivoluzionato le conoscenze, non solo patogenetiche e diagnostiche, ma anche cliniche. Lo spettro di presentazione della MRGE, principalmente monomorfo per pirosi retrosternale e rigurgito, si ? notevolmente esteso interessando addirittura altre Specialit?, dalla Cardiologia alla Pneumologia, all?ORL, configurando una sindrome che si pu? manifestare con sintomi e segni clinici esofagei ed extra-esofagei.

In questo contesto lo specialista Otorino viene spesso chiamato dal MMG ad esprimere un giudizio su una raucedine o tosse cronica che, in soggetti con presunto reflusso laringo-faringeo (RLF), trova indicazione a una terapia con Inibitori di Pompa Protonica (PPI). Recentemente sono stati pubblicati i dati di due trial clinici randomizzati che hanno valutato gli esiti di questo approccio. Il primo studio randomizzato (1) ha analizzato un gruppo di 39 soggetti che negli ultimi 2 mesi aveva un RLF sintomatico (disfonia, abbassamento della voce, mal di gola) associato ad un quadro laringoscopico suggestivo per reflusso e una PH-metria esofagea anormale senza precedente diagnosi di MRGE. L?analisi dopo due mesi di terapia con PPI o placebo ha mostrato una risposta equivalente nei due gruppi (40% vs. 42% p= 0.89 n.s.) senza correlazione tra gli episodi di RLF e lo score dei sintomi laringei. Il secondo studio (2) ha valutato l?efficacia di un dosaggio di PPI bid. su 145 pazienti con sintomi da RLF e laringoscopia coerente alla clinica, escludendo quelli con pirosi severa. Pi? della met? dei soggetti presentava un monitoraggio della PH metria /24 h normale. Dopo 3 mesi di terapia i sintomi primari erano scomparsi rispettivamente nel 15% e 16% dei gruppi d?intervento e di controllo, senza che la PH metria fosse predittiva della risposta.

Questi risultati orientano a considerare una terapia con PPI non efficace in soggetti con sintomi laringei di origine indeterminata. Inoltre il riscontro di edema ed eritema della mucosa, in laringoscopia, ? da considerare come reperto aspecifico, anche se spesso viene correlato alla presenza di un reflusso acido. Infine la PH-metria esofagea non sembra essere, in questi casi, un buon indice predittivo di risposta al trattamento farmacologico. Tutte queste considerazioni valgono per quei pazienti che vengono messi in terapia usualmente e comunque con PPI, ma devono escludere quei pazienti con pirosi severa nei quali ? opportuno far riferimento al giudizio clinico per optare al trattamento.

 969 total views,  1 views today

Search

+
Rispondi su Whatsapp
Serve aiuto?
Ciao! Possiamo aiutarti?