Switch da tamoxifene ad anastrozolo, ancora conferme
Dati importanti. Nel gruppo di pazienti che hanno iniziato ad assumere anastrozolo piuttosto che rimanere in trattamento con tamoxifene dopo un follow-up di 30 mesi:
? La mortalit? si ? ridotta del 29 per cento (p=0,0377)
? La ricaduta della malattia si ? ridotta del 45 per cento (p<0,0001) ? La diffusione della malattia in altre parti del corpo si ? ridotta del 39 per cento (p=0,0015). Commenti e prospettive. ?Questi studi, insieme ad altri quali lo studio clinico ATAC, confermano che tamoxifene non ? pi? la migliore opzione che possiamo offrire alle nostre pazienti. Le donne che attualmente sono in trattamento con tamoxifene dovrebbero passare ad anastrozolo appena possibile, per offrire loro la migliore opportunit? di sopravvivenza alla malattia?, conferma Walter Jonat dell?Universit? di Kiel (Germania), uno degli autori dell?articolo. ?Si tratta di ottime notizie per le molte migliaia di donne che in questo momento stanno assumendo tamoxifene per prevenire una recidiva del tumore della mammella. Cambiando trattamento, le possibilit? di battere la malattia e vivere pi? a lungo libere dai sintomi possono aumentare molto, donando nuove speranze per il futuro?. Importante sottolineare che questi risultati ? sebbene di grande importanza per le pazienti trattate con tamoxifene ? non riguardano le pazienti appena diagnosticate. In questo caso, occorre sottolineare che i dati dello studio ATAC hanno confermato che le donne con diagnosi di tumore della mammella ormono-sensibile in fase iniziale dovrebbero iniziare la terapia con anastrozolo come primo trattamento ormonale dopo l’intervento chirurgico. Rimaneva tuttavia aperta la domanda di cosa fare per le pazienti gi? in trattamento con tamoxifene. I dati di questi ultimi studi confermano, ora, che le donne che non hanno avuto il vantaggio di iniziare la terapia con anastrozolo possono ancora avere un beneficio significativo se sostituiscono con anastrozolo la terapia con tamoxifene. “Lo Studio ATAC ha confermato che la terapia con anastrozolo avviata subito dopo l?intervento e completata per i 5 anni di trattamento previsti ? pi? efficace nella prevenzione delle ricadute, comprese le ricadute a distanza potenzialmente fatali. Questi nuovi dati dimostrano che le pazienti che non hanno avuto il vantaggio di partire con il trattamento con anastrozolo dovrebbero passare ora a questa terapia. Io personalmente ritengo che alle pazienti idonee, in postmenopausa con tumore della mammella ormono-sensibile in fase iniziale dovrebbe essere offerta la possibilit? di assumere anastrozolo il pi? presto possibile?, conclude Jeffrey Tobias dell?University College London Hospitals (Londra, Regno Unito), uno degli sperimentatori partecipanti agli studi clinici con anastrozolo. In seguito a questi studi anastrozolo ? l?unico inibitore dell?aromatasi che ha ottenuto in Europa l?indicazione sia per la terapia dopo l?intervento chirurgico che dopo 2 anni di terapia con tamoxifene.
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