UDCA nella dispepsia dopo la colecistectomia

Non esiste attualmente un trattamento ben definito per questo tipo di condizione.
Gli approcci sin qui tentati, sia nei pazienti con stomaco operato che con stomaco integro, sono sostanzialmente riconducibili a tre diversi razionali:

– farmaci in grado di legare i sali biliari

– farmaci in grado di ridurre il tempo di contatto del refluito con la mucosa gastrica

– farmaci in grado di ridurre la gastrolesivit? del refluito duodenale

Per quanto riguarda il primo tipo di approccio, sono stati impiegati in pa Risultati parziali sono stati ottenuti con il secondo tipo di approccio, basato sull?impiego di farmaci procinetici che, accelerando lo svuotamento gastrico riducono il tempo di contatto tra la mucosa gastrica e il refluito biliare.

E? per? evidente che la necessit? di un trattamento medico assai prolungato nel tempo tende a limitare la possibilit? di impiego di questi farmaci.
Un approccio radicalmente diverso consiste invece nella modificazione della composizione del refluito duodenale.

Nell?ipotesi che gli acidi biliari rivestano un ruolo di primo piano nella gastrite da reflusso, una alterazione della proporzione dei diversi acidi biliari (riduzione di quelli a maggior potere detergente) pu? significare minore potenziale lesivo del materiale refluito.

Con la somministrazione orale dell?acido ursodesossicolico (UDCA) ?l?acido biliare pi? idrofilico (quindi meno detergente)- si ottiene una significativa riduzione della quota degli acidi biliari pi? lesivi per le membrane cellulari (in particolare chenodesossicolico e desossicolico).

Questo approccio ? stato inizialmente testato in pazienti con dispepsia biliare da reflusso alcalino post-gastroresezione (8): la somministrazione di UDCA al dosaggio giornaliero di 1000 mg si associava ad una riduzione significativa, rispetto a quanto osservato con placebo, della sintomatologia dispeptico-dolorosa.
Successivamente, ? stata testata l?efficacia dell?UDCA a dosaggio relativamente basso (300 mg/die) in pazienti non precedentemente sottoposti a gastroresezione (9, 10).

Oltre ad osservare una significativa modificazione nella composizione del pool degli acidi biliari, in senso meno detergente, veniva osservata una netta riduzione della sintomatologia dispeptica e un significativo miglioramento del quadro endoscopico.

L?UDCA pu? pertanto essere utilmente impiegato nei pazienti che, , lamentano una sintomatologia dispeptico-dolorosa associata a gastrite da reflusso biliare. La modificazione in senso idrofilico della composizione della bile refluita si associa ad un significativo miglioramento clinico ed endoscopico.

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