La recidiva ascellare isolata nel tumore alla mammella
I linfonodi ascellari raccolgono il 97 percento del drenaggio linfatico della mammella. In un tumore alla mammella, dopo un’adeguata dissezione dei linfonodi ascellari, la recidiva ? relativamente rara, variando dall’uno al tre percento, nel periodo che va dai 19 ai 27 mesi dopo il trattamento. Scopo di questo studio ? valutare le strategie di gestione nell’outcome della recidiva linfonodale ascellare.
Metodi
Lo studio ? stato effettuato su una popolazione generale, utilizzando i dati di un database sul tumore alla mammella. Sono state prese in considerazione 220 donne con un tumore alla mammella di stadio 0 fino allo stadio III, che avevano ricevuto la diagnosi tra il 1989 e il 2003 e hanno avuto una recidiva isolata ascellare. Per misuratori d’esito, sono stati considerati il tasso di sopravvivenza totale e il tasso di sopravvivenza libero da malattia, in base alle strategie di trattamento della recidiva ascellare.
Un trattamento combinato assicura una migliore sopravvivenza
Di 19.789 donne che hanno avuto una diagnosi di tumore alla mammella (dallo stadio 0 fino allo stadio III) durante lo studio, 220 hanno presentato una recidiva isolata ascellare (Kaplan-Meier, tasso di recidiva ascellare isolata a cinque anni 1,0 percento). L’intervallo medio tra la diagnosi di tumore alla mammella e la recidiva ascellare ? stato di 2,2 anni (con un range variabile da 1,8 mesi a 11,9 anni). Il follow-up medio dopo la recidiva ascellare ? stato di 5,4 anni. Il trattamento per la recidiva ascellare ha incluso la biopsia linfonodale (47,3 percento), una dissezione ascellare completa (25,9 percento), le radiazioni (65,0 percento), la chemioterapia (24,1), e la terapia ormonale (68,2 percento). Il tasso di sopravvivenza globale a cinque anni Kaplan-Meier stimato dopo una recidiva ascellare ? stato del 49,3 percento. La sopravvivenza media di 4,9 anni (variando da 2 mesi fino a 15,1 anni). Il tempo di sopravvivenza globale (P < 0,001) e libero da malattia (P = 0,006) ? stato pi? alto nelle pazienti trattate con una combinazione di chirurgia e radiazioni. Altri fattori associati con un miglioramento del tasso di sopravvivenza globale, sono stati: un intervallo dalla diagnosi alla recidiva maggiore di due anni e mezzo (P = 0,003), il non aver avuto come trattamento iniziale le radiazioni (P < 0,001), la comparsa della recidiva senza sintomatologia (P = 0,05), e un trattamento sistemico (P = 0,02). Conclusioni Il tasso di una recidiva ascellare isolata a cinque anni nelle donne trattate per un tumore alla mammella ? stato dell’1,0 percento. Una gestione multimodale al momento della recidiva che include la chirurgia ascellare, le radiazioni e la terapia sistemica ha migliorato in modo significativo la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da malattia.
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