PSA e Prognosi del Tumore della Prostata

14 Set 2007 Oncologia

Il procedimento diagnostico rappresenta un processo decisionale complesso in cui il medico deve considerare i risultati dei test, i sintomi, l’aspetto del paziente e l’intuizione definendo singole ?probabilit? a posteriori? in un processo incerto e parziale che si realizza in modo informale e intuitivo. Per un prevalente scetticismo verso le complesse manipolazioni matematiche e un bisogno di semplicit? e chiarezza spesso nei medici prevale la tendenza a dicotomizzare i risultati dei test diagnostici, ovvero considerarli positivi o negativi per il rischio considerato.
La divisione dei risultati in due categorie per decidere se fare una biopsia per il tumore della prostata ha rappresentato la modalit? prevalente di utilizzo del Antigene Prostatico Specifico (PSA) fin dalla sua introduzione, generando sovradiagnosi in un rilevante numero di casi. Tutto questo ha portato ad una diversa modalit? d’impiego del PSA valutando il suo cambiamento percentuale nel tempo (PSA velocity) con lo scopo di discriminare le neoplasie prostatiche evolutive e letali da quelle indolenti che potranno essere tranquillamente ignorate dal medico.
Gli urologi del Johns Hopkins School of Medicine di Baltimora hanno condotto uno studio, pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute , in cui sono stati analizzati i valori di PSA velocity ottenuti da una analisi retrospettiva del monitoraggio del PSA eseguito in 980 uomini per un periodo di 39 anni nell’ambito del Baltimore Longitudinal Study of Aging. Tra tutti i soggetti studiati 856 non presentavano cancro alla prostata, 104 erano portatori di una neoplasia prostatica, ma erano vivi o morti per altra causa e 20 erano deceduti per cancro della prostata. La popolazione studiata ? stata stratificata per il PSA velocity in diversi gruppi nei quali ? stato calcolato il Rischio Relativo (RR) di mortalit? e la sopravvivenza specifica per cancro della prostata. Una PSA velocity ≤35ng/ml/anno, misurata 10-15 anni prima della diagnosi (quando la maggior parte dei livelli di PSA erano < 4,0ng/ml) ? risultata associata sia ad una maggiore sopravvivenza specifica per cancro della prostata dopo 25 anni che ad un minor rischio relativo di morte per cancro della prostata.

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