Ca tiroide e rischio secondo tumore primario
Dopo il trattamento per un tumore tiroideo differenziato, i pazienti affrontano un rischio leggermente aumentato di sviluppate un secondo tumore primario. Bench? sia stato dimostrato che la probabilit? di tumori secondari dopo una diagnosi di tumore tiroideo differenziato sia statisticamente elevata, l’impatto clinico di questi tumori ? relativamente limitato a soli 6,5 ulteriori tumori diagnosticati ogni 10.000 persone all’anno. Va quindi sottolineato che l’uso dei radioisotopi costituisce una terapia sicura ed efficace i cui meriti surclassano la piccola probabilit? di sviluppare un tumore secondario. In generale, le donne di et? compresa fra 25 e 49 anni all’atto della diagnosi presentano un rischio significativamente elevato di sviluppare tumori mammari, e pertanto ogni donna al di sotto dei 40 anni alla diagnosi dovrebbe effettuare mensilmente l’autopalpazione del seno, farsi visitare dal medico annualmente e iniziare lo screening mammografico annuale a un massimo di tre anni dalla diagnosi di tumore tiroideo. Si raccomanda inoltre che tutti i pazienti al di sotto dei 40 anni all’atto della diagnosi effettui esami del sangue annuali per ricercare indefinitamente anomalie ematologiche. Il rischio addizionale di tumore prostatico ? limitato agli uomini sopra i 50 anni all’atto della diagnosi, e pertanto si tratta di pazienti che gi? rientrerebbero nei criteri standard per lo screening gi? implementati nella popolazione generale.
(J Clin Endocrinol Metab 2008; 93: 504-15)
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