Predire gli eventi cardiovascolari: quale parametro usare?

Tremila studi pubblicati negli ultimi cinque anni sugli indicatori clinici che possono predire gli eventi cardiovascolari. Il quaranta per cento di questi lavori?sottolineava la necessit? di verificare la “stratificazione del rischio”. Questo approccio faciliterebbe la prevenzione di eventi cardiovascolari, oltre a?indicare quali sono gli interventi da attuare sul paziente. Per esempio nel caso di malattie coronariche i pazienti devono smettere di fumare, fare un’attivit? fisica regolare, controllare l’alimentazione, controllare i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, controllare il diabete e l’ipertensione – qualora presenti – con cure farmacologiche.
Ma la stratificazione del rischio come strumento della medicina basata sulle prove di efficacia necessita a monte di modelli predittivi che funzionino. Un interessante commento apparso sull’ultimo numero della rivista New England Journal of Medicine discute proprio di questo: quali parametri predittivi usare e perch??
I modelli che funzionano hanno buona calibrazione e discriminazione. La calibrazione indica quanto bene un modello predice la probabilit? di un evento analizzando i vari fattori di rischio. La discriminazione ? l’abilit? di predire quali soggetti avranno un evento cardiovascolare. L’obiettivo dell’evidence-based medicine?di oggi ? quello di individuare dei parametri che rendano un modello calibrato e discriminante. Uno dei parametri oggi indicato dai pi? come adatto ad aumentare la discriminazione ? la quantificazione del calcio coronarico. A questo si accompagna il vecchio test dalla concentrazione di proteina C-reattiva. Tuttavia nessuno dei parametri in uso sembra perfetto. O, almeno, non perfetto in ogni situazione.
Il commento del NEJM spinge a riflettere se sia realmente utile avere uno o pi? parametri oggettivi o se, invece, non si debba partire dall’assunto che ciascun caso clinico potrebbe essere diverso dall’altro, verificando l’opportunit? di utilizzare alcune analisi predittive nei casi in cui si ritiene possano fornire indicazioni utili.?
Bibliografia.?Weintraub WS et al. Predicting cardiovascular events with coronary calcium scoring. N Engl J Med 2008; 358:1394-6.

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