Screening del Cancro colon-rettale. Colonscopia Virtuale o Ottica?
Una delle armi pi? efficaci che abbiamo a disposizione per prevenire il cancro del colon retto (CCR) ? l’esecuzione regolare di un test di screening. Oggi la colonscopia virtuale con tomografia computerizzata (CTC) si pone potenzialmente come una procedura diagnostica alternativa alla colonscopia ottica (OC), anche se finora gli studi di stima sulla sua accuratezza nell’identificazione di polipi o tumori del colon hanno prodotto dati molto variabili. Le dimensioni delle lesioni (<10 mm) e la qualit? di preparazione sembra che siano tra i fattori che maggiormente interferiscono con la sensibilit? dell'esame (1) generando giudizi di incertezza rispetto al suo impiego come test di screening del CCR.
Il New England Journal of Medicine ha pubblicato uno studio dei ricercatori dell’Universit? del Wisconsin basato sul presupposto che il target primario di uno screening del CCR sia l’identificazione di neoplasie avanzate. Allo scopo sono stati confrontati due gruppi di soggetti non randomizzati, ma omogenei per sesso e et?. Il primo gruppo era di 3120 pazienti sottoposti a screening con CTC che, in caso di evidenza di un polipo ≥10 mm o di tre o pi? piccoli polipi (6-9 mm), erano immediatamente invitati ad effettuare una colonscopia nello stesso giorno, e il secondo gruppo di confronto composto da 3163 pazienti sottoposti a OC.
Nel gruppo CTC sono stati identificate 123 neoplasie di cui 12 carcinomi rispetto ai 121 del gruppo OC di cui 4 carcinomi, i casi di adenomi avanzati (adenomi con diametro ≥10 mm o con aspetti villosi o alto grado di displasia) erano simili nei due gruppi. Circa 8% dei pazienti che ha eseguito la CTC ? stato indirizzato alla OC con un numero di polipi rimossi chirurgicamente molto inferiore rispetto ai pazienti del gruppo colonscopia (561 vs 2434). Questi dati non tengono conto dei 158 soggetti in cui sono stati riscontrati 193 piccoli polipi alla CTC e hanno optato per controlli nel tempo. Nel gruppo sottoposto ad endoscopia (OC) si sono verificati 7 casi di perforazione, mentre non ci sono state complicanze nel gruppo CTC.
L’informazione deducibile da questo studio ? che la CTC di screening (seguita da colonscopia selettiva) esce favorevolmente dal confronto con la colonscopia universale nell’individuare neoplasie o adenomi avanzati del colon e minimizza i rischi di perforazione. Rimangono aperti alcuni problemi rilevanti tra cui il primo ? che lo studio non ? randomizzato. Inoltre la bassa percentuale di neoplasie identificate nel gruppo colonscopia suggerisce l’ipotesi della presenza di un bias di selezione per soggetti a basso rischio di carcinoma. Questo potrebbe essere determinato dalla qualit? sotto lo standard delle colonscopie in cui si registra anche un tasso di complicanze doppio rispetto a quello che ci si aspetta in uno screening di popolazione.
Infine va considerato che la colonscopia virtuale ha un’accuratezza ancora estremamente variabile da centro a centro e con problemi di esposizione alle radiazioni che rendono difficile la sua implementazione, in particolare in studi di follow up. Il probabile riscontro, durante la CTC, di altri reperti casuali al di fuori del colon rende ancora pi? problematica una valutazione sui rischi/benefici preliminare al suo impiego in una procedura di screening.
Fonte
Kim DH et al. CT colonography versus colonoscopy for the detection of advanced neoplasia. N Engl J Med 2007; 357:1403-12.
Bibliografia
1.Rockey DC et al. Analysis of air contrast barium enema, computed tomographic colonography, and colonoscopy: Prospective comparison. Lancet 2005;365:305-11.
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