Morbo di Parkinson: comune deficit vitamina D
I pazienti con morbo di Paarkinson hanno maggiori probabilit? di presentare bassi livelli di vitamina D rispetto a quelli sani o anche a quelli con morbo di Alzheimer. Data l’elevata prevalenza dei deficit di vitamina D nei pazienti cronici, era prevedibile che i soggetti con malattie neurodegenerative presentassero minori livelli di vitamina D rispetto a quelli sani, ma le differenze fra gli altri gruppi erano inattese: morbo di Parkinson e morbo di Alzheimer sono entrambe malattie neurodegenerative, e quindi si pensava di ricontrare gli stessi deficit. La vitamina D ? essenziale per il mantenimento di molte funzioni fisiologiche, ed i potenziali benefici dell’integrazione ne fanno una buona opzione, a prescindere dal potenziale ruolo della vitamina D nelle malattie neurodegenerative. Nell’anziano la questione assume un’importanza particolare, in quanto i deficit di vitamina D sono fortemente correlati ad un’elevata incidenza di cadute, osteoporosi e fratture d’anca, e sono stati associati anche ad un’elevata incidenza di diverse forme tumorali, malattie autoimmuni e cardiovascolari. Ulteriori studi accerteranno anche se la correzione dell’insufficienza di vitamina D possa migliorare i sintomi motori o non motori del morbo di Parkinson. (Arch Neurol. 2008; 65: 1348-52)
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