Enterocolite necrotizzante e cardiopatie congenite
I neonati con cardiopatie congenite ed enterocolite necrotizzante presentano un minor rischio di esiti negativi a breve e lungo termine legati all’enterocolite rispetto alle loro controparti dal cuore sano: ? stato quindi proposto il termine “NEC cardiogena” per definire questo processo patologico distinto. Se si inizia ad accettare il fatto che si tratta di una patologia a s? stante, sar? possibile chiarire alcune delle differenze nel processo patologico ed adattare di conseguenza il trattamento. Attualmente infatti tutti i casi vengono trattati allo stesso modo, trascurando il fatto che il bambino cardiopatico potrebbe avere un’enterocolite dalle cause differenti rispetto a quella che si presenta in un bambino soltanto prematuro: in questo modo si garantisce il supporto, ma non si cura realmente la malattia. E’ possibile che i bambini con NEC cardiogena possano trarre beneficio da uno stretto controllo dell’efflusso cardiaco e dal potenziamento della perfusione splancnica in luogo di misure pi? aggressive come la laparotomia. Sono necessarie ulteriori ricerche per valutare quindi l’efficacia delle diverse modalit? terapeutiche nella cura della NEC cardiogena. (Pediatrics. 2009; 123: e901-6)
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