Alzheimer: delirio accelera declino cognitivo
I pazienti ricoverati in ospedale con morbo di Alzheimer che vanno incontro ad episodi di delirio sono soggetti ad un tasso di declino cognitivo tre volte pi? rapido rispetto agli altri. Se verranno replicati, questi dati potrebbero dare adito a cambiamenti nel modo in cui questi pazienti vengono trattati sia dentro che fuori dall’ospedale per tentare di prevenire il delirio: se si dimostrer? tanto il ruolo causale del delirio che la possibilit? concreta della sua prevenzione, ci? potrebbe garantire una strategia molto efficace per rallentare la progressione della malattia. Onde minimizzare il rischio di delirio, lo staff ospedaliero dovrebbe tentare di creare un ambiente con il giusto livello di stimoli, onde ridurre il rischio di confusione: durante il giorno, ad esempio, andrebbe assicurata un’illuminazione adeguata ed il paziente dovrebbe essere incoraggiato a rimanere sveglio onde mantenere i normali ritmi circadiani. Di notte, al contrario, le procedure mediche andrebbero ridotte al minimo, come anche i livelli di rumore, onde consentire al paziente di dormire. E’ possibile anche diminuire la deprivazione sensoriale fornendo al paziente i propri occhiali e gli eventuali apparecchi uditivi, e si pu? favorire l’orientamento con la presenza di un orologio e di un calendario. I fattori precipitanti del delirio andrebbero monitorati costantemente: fra questi figurano cateteri, malnutrizione, infezioni ospedaliere e cadute. Bench? le cause del delirio siano ad oggi scarsamente comprese, si ipotizza che esso derivi dalla compromissione della barriera ematoencefalica, dovuta possibilmente a citochine infiammatorie, che determina un’alterazione dei neurotrasmettitori. (Neurology. 2009; 72: 1570-5)
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