Steatoepatite non alcolica: anti recettori endotensina

I bloccanti dei recettori dell’angiotensina risultano efficaci nel trattamento della steatoepatite non alcolica associata all’ipertensione (NASH). Attualmente la steatosi epatica non alcolica (NAFLD) e la NASH rappresentano cause ben riconosciute di epatopatia cronica progressiva che porta a cirrosi e carcinoma epatocellulare. La NAFLD/NASH ? vista come la componente epatica della sindrome metabolica, mediata dall’insulinoresistenza. I bloccanti dei recettori dell’angiotensina rappresentano agenti terapeutici multivalenti per la NASH, in quanto trattano non soltanto l’ipertensione ma anche il meccanismo dell’insulinoresistenza e del danno epatico tramite il sistema renina-angiotensina come vie di derivazione preminenti del danno epatico. Gli effetti di alcuni di questi farmaci inoltre non si devono solo al blocco recettoriale dell’angiotensina-1, ma anche ad azioni specifiche di modulazione del PPAR-gamma. (World J Gastroenterol 2009; 15: 942-54)

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