Prostatite cronica – sindrome del dolore pelvico cronico: l?Alfuzosina non riduc
Negli uomini con prostatite cronica – sindrome da dolore pelvico cronico, il trattamento con bloccanti i recettori alfa-adrenergici nelle prime fasi del disturbo si ? dimostrato efficace in alcuni, ma non in tutti, studi clinici randomizzati relativamente piccoli.
E? stato condotto uno studio clinico multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, per valutare l?efficacia della Alfuzosina ( Xatral ), un antagonista dei recettori alfa-adrenergici, nel ridurre i sintomi negli uomini con prostatite cronica – sindrome da dolore pelvico cronico.
Per partecipare allo studio i pazienti dovevano avere una diagnosi del disturbo formulata entro i due anni precedenti e non dovevano essersi sottoposti a precedenti trattamenti con i bloccanti i recettori alfa-adrenergici.
I partecipanti sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere per 12 settimane un trattamento con 10 mg di Alfuzosina al giorno, oppure placebo.
L?esito primario era rappresentato da una riduzione di almeno 4 punti ( dal basale alla 12.a settimana ) nel punteggio della scala National Institutes of Health Chronic Prostatitis Symptom Index ( NIH-CPSI ), un indice con intervalli da 0 a 43 dove i punteggi pi? alti indicano una maggiore gravit? dei sintomi. Una diminuzione di 4 punti rappresenta la differenza minima clinicamente significativa nel punteggio.
Un totale di 272 uomini sono stati sottoposti a randomizzazione; in entrambi i gruppi, il 49,3% dei partecipanti ha mostrato una diminuzione di almeno 4 punti nel punteggio NIH-CPSI.
Inoltre la valutazione della risposta globale ha mostrato tassi di risposta simili dopo 12 settimane: 33.6% nel gruppo placebo e 34.8% nel gruppo Alfuzosina ( P=0.90 ).
Anche i tassi di eventi avversi sono risultati simili nei due gruppi.
In conclusione, i risultati dello studio non sono a favore dell?utilizzo di Alfuzosina per la riduzione dei sintomi della prostatite cronica – sindrome da dolore pelvico cronico negli uomini che non hanno ricevuto un precedente trattamento con un alfa-bloccante.
Curtis Nickel J et al, N Engl J Med 2008; 359:2663-2673
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