Colecisti rimossa per via vaginale
di Nicola Miglino
Un piccolo foro di 5 mm a livello addominale, per l?ingresso della telecamera. Poi l?inserimento di un endoscopio attraverso la vagina, una minuscola incisione nella parete posteriore dell?organo e, sotto la guida della telecamera, il posizionamento di un bisturi a ultrasuoni per la rimozione della colecisti, estratta, infine, per via vaginale.
Una procedura mininvasiva da poco eseguita con successo al Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro (Bg) su una donna di 45 anni con colecisti contenente calcoli e in fase infiammatoria acuta. La tecnica si chiama colecistectomia laparoscopica transvaginale e appartiene alla categoria di interventi di ultima generazione, definita con la sigla Notes (Natural orifice transluminal endoscopic surgery).
Quello raccontato ? uno dei primissimi casi in Italia in cui ? stata utilizzata per la rimozione di una calcolosi colecistica di tipo acuto, con vantaggi in termini di riduzione del dolore e diminuzione della degenza ospedaliera, durata appena 24 ore.
?La nuova procedura offre importanti benefici al paziente rispetto alle procedure laparoscopiche precedenti, gi? poco invasive ma che richiedevano l?esecuzione di pi? fori addominali anzich? di un unico microforo, con effetti post-operatori visibili? afferma Paolo Ubicali, responsabile della Chirurgia del Policlinico San Pietro, che ha realizzato l?intervento insieme ai colleghi Eugenio Jonghi Lavarini e Rolando Brembilla. ?Il grande valore di questa tecnica chirurgica che sfrutta gli orifizi naturali del corpo umano, e che richiede l? utilizzo di strumenti avanzati di microchirurgia, ? legato anche alle prospettive future che apre per il trattamento di patologie pi? complesse?.
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