Epatite C cronica: la risposta virologica sostenuta riduce l?incidenza di insorgenza di diabete di tipo 2

Il diabete ? presente nei pazienti con infezione cronica da virus dell?epatite C ( HCV ).

L?obiettivo dello studio di coorte retrospettivo condotto da un gruppo di Ricercatori del Toranomon Hospital di Tokyo in Giappone, ? stato quello di valutare l?incidenza e i fattori predittivi per lo sviluppo di diabete mellito di tipo 2 dopo il termine dalla terapia a base di Interferone nei pazienti positivi per il virus dell?epatite C.

Sono stati arruolati nello studio 2.842 pazienti HCV-positivi trattati con Interferone ( IFN ) in monoterapia o in associazione alla Ribavirina.
Il periodo medio di osservazione ? stato di 6,4 anni.

L?endpoint primario era rappresentato dall?insorgenza di diabete di tipo 2.

La valutazione ? stata eseguita utilizzando il metodo di Kaplan-Meier e l?analisi di rischio proporzionale di Cox.

Dei 2.842 pazienti con infezione da HCV, 143 hanno sviluppato diabete di tipo 2.
Il tasso cumulativo di sviluppo di diabete di tipo 2 ? stato del 3,6% a 5 anni, di 8% a 10 anni e di 17% a 15 anni.

L?analisi multivariata dei rischi proporzionali di Cox ha rivelato che lo sviluppo di diabete di tipo 2 dopo il termine della terapia con Interferone si ? verificato quando lo stadio istologico era avanzato ( hazard ratio 3,30; P<0,001 ), con il mancato raggiungimento di una risposta virologica sostenuta ( hazard ratio 2,73; P<0,001 ), con il paziente in pre-diabete ( hazard ratio 2,19; P<0,001 ) e nei pazienti con un?et? maggiore o uguale a 50 anni ( hazard ratio 2,10; P<0,001 ). In conclusione, questi risultati hanno inidcato che una risposta virologica sostenuta causa una riduzione dei due terzi del rischio di sviluppare diabete di tipo 2 nei pazienti HCV-positivi trattati con Interferone. Arase Y et al, Hepatology 2009; 49: 739-744

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