Over-80 con aritmia: anticoagulanti orali efficaci
Una terapia anticoagulante orale adeguatamente somministrata ? in grado di ridurre il rischio di sanguinamento anche in pazienti con fibrillazione atriale in et? molto avanzata. Per quest?opzione terapeutica si confermano, perci?, efficacia e sicurezza anche in una fascia di soggetti che, in futuro, sar? sempre pi? sottoposta a trattamenti medici, visto il constante aumento della vita media e il progressivo invecchiamento della popolazione.
Il dato viene da uno studio recente, apparso sul Journal of the American College of Cardiology (2009, 54:999-1002), condotto da autori italiani (Daniela Poli et al). Gli studiosi hanno esaminato 783 pazienti in trattamento con anticoagulanti orali, di et? inferiore o superiore a 80 anni, tutti affetti da fibrillazione atriale. Nel corso del follow up, 94 pazienti hanno manifestato episodi di sanguinamento con un?incidenza di 3,7/100 pazienti/anno e 37 di questi sono stati di grado maggiore (1,4/100 pazienti/anno). Il tasso di questa complicanza ? rimasto entro valori accettabili anche negli over-80, anche se si ? osservata una differenza tra i due gruppi esaminati: nei pazienti pi? giovani gli episodi maggiori sono stati dello 0,9/100 pazienti/anno, mentre negli ultraottantenni dell?1,9/100 pazienti/anno. Una storia di eventi cerebrali ischemici si ? dimostrato un fattore di rischio per il sanguinamento. Gli autori dello studio sottolineano come i pazienti esaminati sono stati monitorati strettamente fin dall?inizio della terapia anticoagulante. Non sussisterebbe alcuna possibilit?, perci?, che le complicanze emorragiche di grado maggiore o minore possano essere state sottostimate.
Fonte: Journal of the American College of Cardiology
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