Prostatectomia, approcci ininfluenti sulla funzione

I pazienti sottoposti a prostatectomia radicale in laparoscopia o a cielo aperto possono aspettarsi simili esiti funzionali. ? quanto sostengono ricercatori del Massachusetts General Hospital di Boston che hanno studiato 102 soggetti operati con approccio aperto e 104 con chirurgia mininvasiva. La sintomatologia non ? risultata sostanzialmente differente tra i due gruppi in qualunque momento dei 12 mesi di follow-up. In particolare non si ? registrata alcuna differenza circa il ritorno alla continenza basale dopo 6 e 12 mesi, alla funzione erettile di partenza senza un inibitore della Pde-5 a 12 mesi o a una completa funzionalit? fisica dopo 6 mesi. Passando ai rischi di complicanze, sebbene modesto in entrambi i gruppi, ? apparso significativamente maggiore con la laparoscopia, con un tasso leggermente superiore di ematuria e formazione di linfoceli. “Penso che la laparoscopia sia chiaramente vantaggiosa per i pazienti marcatamente obesi” afferma W. Scott McDougal, coordinatore dello studio. “Occasionalmente, in alcuni pazienti che hanno avuto pregressi interventi chirurgici o traumatismi alla pelvi, si ottengono risultati migliori con l’approccio a cielo aperto”. (A.Z.)

The Journal of urology, 2009; 182:956-966.

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