Sm: nessun beneficio con pi? interferone beta-1b
L’incremento delle dosi di interferone beta-1b non si traduce in un aumento dei vantaggi terapeutici in pazienti affetti da sclerosi multipla (Sm) recidivante-remittente. Lo ha stabilito Beyond (Betaferon efficacy yielding outcomes of a new dose), trial multicentrico di recente pubblicazione su Lancet Neurology. A partire da novembre 2003 fino a giugno 2005, circa 2.200 pazienti con Sm recidivante-remittente sono stati suddivisi in 3 gruppi e randomizzati a ricevere ogni giorno, per via sottocutanea, 250 mg, 500 mg di interferone beta-1b oppure 20 mg di glatiramer acetato. In sintesi, i tre gruppi di trattamento non hanno mostrato alcuna differenza sia nell’end-point primario, rappresentato dalla ricorrenza di sintomi neurologici dopo 30 giorni dall’episodio precedente e di durata pari ad almeno 24 ore, sia in quelli secondari, quali l’indice Edss di progressione della malattia e il volume delle lesioni T1. La tollerabilit? dei due farmaci ? risultata paragonabile, anche se nei pazienti trattati con interferone beta 1-b si ? registrato un maggior numero di sintomi influenzali e in quelli trattati con glatiramer acetato sono state pi? frequenti le reazioni all’iniezione del farmaco (L.A.).
The Lancet Neurology, 2009;8 (10): 889 – 97
548 total views, 2 views today