Raddoppio precoce del PSA non affidabile

17 Gen 2010 Urologia

Negli uomini con recidiva biochimica di ca prostatico dopo prostatectomia radicale, il tempo di raddoppio precoce dell’antigene specifico della prostata (ePSADT) basato sui risultati di esami ultrasensibili del PSA non correla bene con il PSADT standard. Questo il risultato di uno studio della Duke university di Durham, North Carolina; tenendo conto che l’ePSADT ? considerato come l’intervallo tra il primo livello rilevabile di PSA pari o inferiore a 0,001 ng/mL fino al primo livello di 0,20 ng/mL o pi? e che lo standard PSADT ? calcolato usando livelli di PSA di almeno 0,20 ng/mL, il dato emerso dal lavoro statunitense ? ritenuto importante in quanto dimostra che per un uomo con un PSA in rapida salita a livelli molto bassi (meno di 0,2 ng/mL), il PSA non necessariamente continua ad aumentare allo stesso ritmo. A questi soggetti, pertanto, andrebbe data l’opportunit? di sottoporsi a radioterapia e non presumere che la malattia sia gi? metastatica e pertanto la radiazione sia inutile, semplicemente a causa di un aumento molto veloce del PSA. Gli autori hanno rivisto i dati relativi a 157 uomini sottoposti a prostatectomia radicale e nei quali erano calcolabili l’ePSADT e il PSADT: nonostante il primo fosse significativamente correlato con il secondo, l’associazione complessiva era modesta o povera. “Solo 39% degli uomini con gli ePSADT pi? brevi (meno di 3 mesi) aveva un PSADT inferiore ai 9 mesi. In ogni caso” concludono “un lungo ePSADT correla bene con un lungo PSADT e ci? ? molto utile per identificare uomini a basso rischio di mortalit? cancro-specifica molto precoce nella recidiva biochimica”. (A.Z.)

BJU Int, 2009;104:1604-1609

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