Rischio e incidenza di trombosi nella mielofibrosi

In un recente studio pubblicato su Blood, Barbui e collaboratori hanno valutato frequenza e fattori di rischio per eventi cardiovascolari maggiori in 707 pazienti con mielofibrosi pritiva (PMF), seguiti in 4 centri europei. Durante lo studio furono registrati 236 decessi, con un tasso di mortalit? complessiva pari al 7,7% per paziente/anno. Fu rilevata una trombosi fatale e non fatale in 51 pazienti (7,2% dei pazienti arruolati), con un tasso pari a 1,75% per paziente/anno. Se le morti per cause non vascolari vengono considerate eventi separati, il tasso aggiustato per eventi trombotici maggiori viene stimato essere pari al 2,2% per paziente/anno. Ad una analisi multivariata, l’et? > 60 anni (HR 2,34; 95% CI 1,24-4,39; p=0,01) e lo stato di mutazione JAK2 (HR 1,92; 95% CI 1,10-3,34; p=0,02) risultarono associati alla comparsa di eventi trombotici. Al contrario, fu rilevata solo una?debole associazione tra la conta leucocitaria (GB > 15.000/mm3) e la comparsa di eventi cardiovascolari (HR 1.72; 95% CI 0.97-2.72; p= 0.06). L’incidenza pi? elevata di trombosi fatale e non fatale fu osservata quando la mutazione era presente insieme a leucocitosi (HR 3.13; 95% CI 1.21-7.81). Questo studio ? al momento il pi? esteso pubblicato sull’argomento; esso documenta che il tasso di eventi cardiovascolari maggiori nella PMF ? simile a quello osservato nella trombocitemia essenziale ed ? pi? elevato nei pazienti pi? anziani ed in quelli con mutazione JAK2 V617F associata a leucocitosi.

Barbui T et al.?Response criteria for essential thrombocythemia and polycythemia vera: result of a European LeukemiaNet consensus conference. Blood 2009;113(20):4829-4833

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