Fattori predittivi nelle nefropatie
La stretta interrelazione tra funzionalit? dell?apparato escretore e salute di quello cardiovascolare si arricchisce di due contributi clinici apparsi sul Journal of Nephrology. Il primo riguarda l?indice di resistenza intrarenale (RI) che, come i livelli di cistatina C, nei pazienti con ipertensione essenziale (EHT) rappresentano parametri correlati al danno d?organo. Lo studio ha voluto chiarire se l?RI potesse predire la funzione renale futura determinata dalla cistatina C nell?EHT. Sono stati coinvolti 112 pazienti; la cistatina C ? stata misurata all?inizio dello studio e, nuovamente, 12 mesi dopo. I soggetti sono stati divisi in due gruppi in base al valore dell?RI: pi? basso (<0,7) e pi? elevato (>/=0,7). Dopo 12 mesi, i livelli di cistatina C sono risultati significativamente elevati nel gruppo ad alta RI, mentre sono rimasti immodificati in quello pi? basso. Un?analisi di regressione, utilizzando come covariabili i valori di RI alla baseline, l?et?, la pressione del polso, l?HBA1c, la cistatina C, la proteina C-reattiva e il rapporto albumina/creatinina nelle urine, ha dimostrato che l?RI all?inizio dello studio costituiva la sola determinante indipendente dei cambi di cistatina C correlati al tempo. Queste evidenze suggeriscono che l?RI possa rappresentare un marker di disfunzione renale futura in caso di EHT.
Mortalit? maggiore nei coronaropatici
Il secondo lavoro ? focalizzato sull?innalzamento della mortalit? causato dalla presenza di malattia coronarica nei soggetti con nefropatia cronica. Resta da chiarire il rapporto tra caratteristiche angiografiche e frazione d?eiezione ventricolare sinistra (LVEF), con la mortalit? per tutte le cause nei pazienti neuropatici, a differenti stadi di malattia ma non ancora in dialisi. Lo studio, retrospettivo, ha coinvolto 980 pazienti con malattia renale cronica e sospetta ischemia del miocardio, sottoposti a coronarografia tra il 1995 e il 2004. La valutazione della possibilit? di mortalit? ? stata effettuata utilizzando modelli di regressione proporzionale di rischio. Dei pazienti nefropatici studiati, 445 (45,4%) hanno avuto una diagnosi di coronaropatia comprovata angiograficamente. In questi soggetti i valori di emoglobina, indice di massa corporea e LVEF sono diminuiti con il decrescere del tasso di filtrazione glomerulare (GFR). Impiegando un?analisi di regressione, un ridotto valore della LVEF ? risultato associato in modo indipendente con la nefropatia cronica dopo aggiustamento per et?, sesso, diabete, emoglobina. Un basso valore della LVEF ? poi apparso come l?unico fattore prognostico indipendente nei nefropatici cronici con coronaropatia angiografica e, secondo gli autori, costituisce un elemento predittivo indipendente di mortalit? nei pazienti con malattia renale cronica indipendentemente dalla presenza di malattia coronarica.
(J Nephrol, 2010;23(2):175-80
J Nephrol, 2010;23(2):181-8)
527 total views, 1 views today