Tempo antiaggreganti dopo stent coronarico
Supportato da un grant della the Cardiovascular Research Foundation of South Korea and the Korea Health 21 Research and Development Project e del Ministry of Health and Welfare, alcuni colleghi del Department of Cardiology della University of Ulsan , del College of Medicine, del Cardiac Center e dell’Asan Medical Center di Seoul hanno voluto verificare i potenziali benefici e rischi dell’uso di una doppia terapia antiaggregante al di l? di un periodo di 12 mesi nei pazienti trattati con stent coronarici medicati. A tale scopo hanno randomizzato in modo casuale 2.701 pazienti, a cui erano stati impiantati stent medicati e che non avevano presentato nei successivi 12 mesi gravi eventi avversi cardiaci o cerebrovascolari e sanguinamenti maggiori, a ricevere clopidogrel pi? aspirina o aspirina da sola. L’endpoint primario composito era rappresentato da infarto miocardico o morte per cause cardiache. La durata mediana del follow-up ? stata di 19,2 mesi. Il rischio cumulativo dell’endpoint composito a 2 anni non ? stato significativamente diverso nei due gruppi: 1,8% con la doppia terapia antiaggregante, 1,2% con la monoterapia con aspirina (HR, 1,65; 95% CI, 0,80-3,36, p = 0.17). Anche i rischi individuali di infarto del miocardio, ictus, trombosi dello stent, necessit? di rivascolarizzazione ripetuta, sanguinamenti maggiori, e la morte per qualsiasi causa non differivano significativamente tra i due gruppi (vedi FIGURA). Le ovvie conclusioni degli AA consentono di affermare che l’uso di una doppia terapia antiaggregante per un periodo pi? lungo di 12 mesi dopo il posizionamento di uno stent medicato non ? stato significativamente pi? efficace rispetto alla monoterapia con la sola aspirina nel ridurre la percentuale di infarto miocardico o di morte per cause cardiache, anche se i risultati di tale ricerca dovranno essere confermati da studi di maggiori proporzioni e durata.
NEJM 2010;362(15):1374-82.?
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