Scompenso, utili visite precoci post dimissione
I pazienti con scompenso cardiaco che vengono visitati da un medico entro una settimana dalla dimissione ospedaliera hanno una minore probabilit? di essere nuovamente ricoverati entro trenta giorni. Lo rivela uno studio svolto da Adrian F. Hernandez, della Duke university school of medicine di Durham, North Carolina, e collaboratori. Un dato che va nella direzione della tesi, gi? avanzata da vari clinici, che un follow-up precoce dopo la dimissione permette di diminuire la frequenza dei nuovi ricoveri. Sono stati analizzati i dati relativi a 30.136 pazienti (et?>/=65anni), ricoverati per insufficienza cardiaca tra il 2003 e il 2006 e inviati al domicilio dopo un periodo mediano di 4 giorni. 6.483 soggetti (21,3%) sono stati riammessi in ospedale entro i primi 30 giorni dall’uscita dal reparto. Si ? cos? verificato che il follow-up precoce (entro una settimana) non rappresentava la norma: a livello ospedaliero, soltanto il 38,3% dei pazienti aveva incontrato un medico per la valutazione post-ricovero. Gli ospedali che ricorrevano in modo pi? rilevante al follow-up precoce, per?, presentavano tassi inferiori di nuovi ricoveri; in particolare, il tasso di riammissione entro 30 giorni ? risultato pi? alto (23,3%) tra i pazienti ricoverati in ospedali compresi nel quartile inferiore di ricorso al follow-up precoce, contro il 20-21% di quelli nel quartile superiore. Infine, rispetto ai tassi rilevati nel quartile inferiore degli ospedali con follow-up precoci, le hazard ratio aggiustate per nuovo ricovero entro 30 giorni o per mortalit? sono state, nei pazienti dimessi da ospedali nel secondo, terzo e quarto quartile, rispettivamente 0,85, 0,87 e 0,91.
Jama, 2010; 303(17):1716-22
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