Asa in prevenzione primaria e secondaria
Il lavoro francese, apparso su Gut, ha analizzato l?espressione della ciclossigenasi-2 (Cox-2) negli adenomi colorettali, in relazione all?effetto protettivo gi? dimostrato nei confronti delle loro recidive da basse dosi di Asa. Il trial, randomizzato, controllato e in doppio cieco, ha confrontato la nuova comparsa di adenomi dopo terapia con Asa a basso dosaggio o placebo, effettuando colonscopie di verifica degli esiti dopo 1 e 4 anni. L?espressione della Cox-2 ? stata determinata mediante immunoistochimica su ogni adenoma riscontrato alla colonscopia basale, in modo separato a livello dell?epitelio, dello stroma profondo e sul campione globale. Sono state studiate anche l?architettura, il grado di displasia, la mutazione K-ras, l?espressione di p53 e ciclina D1.
Protezione da adenomi a bassa espressione iniziale di Cox-2
La rilevazione dell?espressione della Cox-2 ? stata possibile in 219 adenomi provenienti da 136 pazienti: 128 adenomi (58%) da 59 soggetti esprimevano la Cox-2 in modo molto marcato. Tale tipo di espressione ?forte? era predominante negli adenomi pi? larghi di 10 mm e in quelli ad alto grado di displasia. L?espressione iniziale di Cox-2 a livello stromale profondo, e non epiteliale, era predittiva di recidiva adenomatosa nell?intera popolazione. L?effetto protettivo dell?Asa si ? osservato principalmente nei pazienti in cui l?espressione iniziale della Cox-2 era bassa (Rr per recidiva in pazienti che assumono Asa con bassa espressione della Cox-2: 0,59;). Non c?era invece un significativo effetto dell?Asa alla fine del trial. In conclusione, la sovraespressione della Cox-2 era frequente e predominava negli adenomi larghi e ad ampio grado di displasia e l?Asa non ha agito in modo preferenziale nei pazienti in cui gli adenomi in fase iniziale esprimevano in modo marcato la Cox-2.
Deludente nei diabetici senza storia di cardiovasculopatie
Una metanalisi, condotta da Naveed Younis, del Wythenshawe Hospital di Manchester (UK), e collaboratori, ha valutato i benefici dell?Asa in soggetti con diabete mellito ai fini della prevenzione primaria della malattia cardiovascolare (Cv), ricercando sui database Medline e Cochrane gli studi adeguati. Relativamente alla riduzione del rischio di eventi Cv maggiori nel gruppo Asa rispetto a quello controllo, sei trial, per complessivi 7.374 pazienti con diabete, non hanno evidenziato benefici in termini di mortalit? totale, riduzione del rischio (Rr=0,96), eventi Cv maggiori (Rr=0,90) e infarto del miocardio (Rr=0,95). Inoltre il rischio di sanguinamento maggiore nei pazienti trattati con Asa, rispetto ai controlli, non ? apparso significativo (Rr=2,49). Negli studi esaminati, concludono gli autori, la terapia con Asa non ha ridotto il rischio di eventi Cv; se ? vero che i trial esistenti hanno il limite di basarsi su piccoli numeri di pazienti e ridotte frequenze di eventi, l?uso di Asa non pu? essere raccomandato routinariamente per la prevenzione primaria degli eventi Cv nel diabete.
(Gut, 2010; 59(5):568-9
Expert Opin Pharmacother, 2010 Apr 29. [Epub ahead of print])
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