Ictus ischemico, rt-Pa da iniettare entro 270 minuti
I pazienti colpiti da ictus ischemico, selezionati in base ai sintomi e all’imaging tomografico, traggono beneficio dall’impiego di alteplase, attivatore tissutale ricombinante del plasminogeno (rt-Pa), quando la somministrazione endovenosa avviene anche dopo 3 ore dall’esordio dei sintomi, ma entro 4-5 ore. Oltre questo limite di tempo i rischi potrebbero essere superiori ai benefici. Il riscontro ? frutto di un’analisi di dati raggruppati che ha aggiunto i risultati dei trial Ecass III (821 pazienti) ed Epithet (100 pazienti) a un insieme di dati di sei trial che avevano previsto l’impiego di rt-Pa su un totale di 2.775 pazienti con ictus acuto. Gli autori, Kennedy Lees dell’universit? di Glasgow (Western Infirmary), e collaboratori, hanno randomizzato in un gruppo placebo e in un gruppo rt-Pa 3.670 pazienti in cui il trattamento ? iniziato entro 360 minuti dall’esordio dell’evento ischemico cerebrale. Le probabilit? di un outcome favorevole a 3 mesi sono apparse in aumento con la riduzione del tempo intercorso tra l’inizio dell’ictus e l’instaurazione del trattamento (Ott) mentre non ? stato osservato alcun beneficio quando la somministrazione di rt-Pa ? avvenuta dopo circa 270 minuti. Nello specifico, le probabilit? aggiustate di esito favorevole a 3 mesi si sono attestate a 2,55 per un Ott di 0-90 minuti, 1,64 a 91-180 minuti, 1,34 a 181-270 minuti e 1,22 a 271-360 minuti. Emorragie parenchimali massive sono state registrate in 96 pazienti su 1.850 del gruppo rt-Pa (5,2%) e in 18 dei 1.820 controlli (1,0%) ma non ? emersa una chiara relazione tra questo evento e l’Ott. Un’ulteriore osservazione riguarda la mortalit? che ? aumentata in relazione all’Ott: le probabilit? aggiustate di questo outcome sono risultate pari a 0,78 per un Ott di 0-90 minuti, 1,13 per 91-180 minuti, 1,22 per 181-270 minuti e 1,49 quando l’Ott era compreso tra 271 e 360 minuti.
Lancet, 2010; 375: 1695-1703
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