Ipertrofia prostatica benigna, meglio la chirurgia

9 Ago 2010 Urologia

La chirurgia dell’ipertrofia prostatica benigna (Ipb) si rivela pi? efficace contro l’incontinenza e nell’alleviare i sintomi dell’ostruzione urinaria rispetto al trattamento farmacologico. Questo ? quanto si evince dai risultati di uno studio di comunit? condotto da Amy Krambeck e collaboratori della Mayo clinic di Rochester (Stati uniti). L’indagine, presentata in occasione del meeting annuale dell’American urological association, svoltosi a San Francisco, ? stata svolta su 2.184 uomini di et? compresa tra 40 e 79 anni affetti da ipertrofia prostatica, seguiti per 17 anni. I partecipanti hanno compilato annualmente un apposito questionario sui sintomi urinari e sulla gravit? dell’incontinenza prima e dopo aver ricevuto i differenti tipi di trattamento. La maggior parte dei pazienti non ha seguito alcuna terapia (72%), alcuni sono stati trattati con gli antagonisti dei recettori alfa-adrenergici (14%), altri con gli inibitori della 5-alfa-reduttasi (9%) mentre l’1% e il 4% sono stati rispettivamente avviati a chirurgia laser e a resezione transuretrale della prostata (Turp). Si ? visto che i pazienti sottoposti a Turp hanno beneficiato di una maggiore riduzione dei sintomi e dell’incontinenza rispetto ai soggetti sottoposti a tutti gli altri tipi di trattamento. ?Solo il gruppo Turp ha riportato un decremento dell’incontinenza? aggiunge Amy Krambeck. ?Si ? passati da un tasso di incontinenza pre-Turp pari al 64,5% al 41,9% dopo l’intervento?. Il positivo effetto della Turp sull’incontinenza raggiunge la significativit? quando viene confrontato con l’incremento del sintomo registrato nei pazienti in trattamento farmacologico e con la mancata riduzione del disturbo osservata dopo vaporizzazione laser.?

American Urological Association, San Francisco, 29 maggio 2010

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