NO esalato identifica gli asmatici responsivi
La misurazione della frazione di ossido nitrico esalato, F(eNO), pu? permettere di identificare i pazienti con asma difficile da trattare ma potenzialmente responsivi ad alte dosi di corticosteroidi inalatori o sistemici, somministrati secondo una strategia graduale. La segnalazione giunge da Luis A. P?rez-de-Llano e collaboratori, del servizio di Pneumologia dell’ospedale Xeral-Calde di Lugo (Spagna). Il team di ricercatori, inizialmente, ha sottoposto 102 pazienti consecutivi, caratterizzati da un controllo subottimale dell’asma, a un trattamento per un mese a base di fluticasone/salmeterolo, con un incremento a gradini del dosaggio della combinazione fino a quello massimale. Quindi, ai soggetti in cui persisteva un mancato controllo della malattia, sono stati somministrati corticosteroidi orali per un mese aggiuntivo. Grazie a questo approccio, 53 pazienti (52%) hanno conseguito il controllo sintomatologico. Chi aveva raggiunto il successo terapeutico aveva maggiore probabilit? di avere test cutanei positivi (60,4% vs 34%), test di broncodilatazione positivo (57,1% vs 35,8%) e variabilit? di picco di flusso espiratorio > o = 20% (71,1% vs 49,1%). Al contrario, la depressione era pi? frequente nei pazienti che rimanevano non controllati (18,4% vs 43,4%). Ai fini dell’identificazione degli asmatici responsivi, un valore di F(eNO) > o = 30 ppb ha dimostrato una sensibilit? dell’87,5% e una specificit? del 90,6%.
Eur Respir J, 2010; 35(6):1221-7
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