Ecografia e malformazioni del feto: il tema della prova
Cassazione civile – il fatto stesso che una donna sostenga che si sarebbe avvalsa della facolt? di interrompere volontariamente la gravidanza se fosse stata informata della grave malformazione del feto, presuppone l’implicita affermazione della sussistenza ipotetica delle condizioni di legge per farvi ricorso, tra le quali si annovera, dopo il novantesimo giorno di gestazione, la qualificabilit? come pericolo per la salute fisica o psichica del trauma connesso all’acquisizione della notizia.
La Corte di cassazione ha delineato il profilo sopra richiamato applicandolo al caso originato da una azione giudiziaria intrapresa nei confronti di due medici ecografisti allorquando, in una clinica ostetrica e ginecologica di un Policlinico universitario, nasceva un bambino affetto da una gravissima malformazione (“mielomeningocele lombosacrale ed idrocefalia”, comportante un’invalidit? permanente del 100%), non diagnosticata a seguito dei controlli ecografici cui la madre s’era sottoposta presso lo stesso reparto sanitario.
I genitori del piccolo sostennero che, per non essere stata informata della malformazione del feto, la madre non era stata posta in condizione di interrompere la gravidanza. [Avv. Ennio Grassini]
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