Impianti di buprenorfina contro dipendenza da oppioidi
Nei pazienti con dipendenza dagli oppioidi gli impianti di buprenorfina determinano, rispetto al placebo, un minor consumo di oppioidi a 16 settimane, accertato attraverso l’esame delle urine. ? questa l’evidenza emersa da una ricerca statunitense portata a termine da un gruppo guidato da Walter Ling, del dipartimento di Psichiatria e scienze biocomportamentali della university of California, a Los Angeles. Lo studio, randomizzato e placebo-controllato, ? durato sei mesi e ha coinvolto 163 adulti, di et? compresa tra 18 e 65 anni, con diagnosi di dipendenza da oppiacei. Di questi, 108 hanno ricevuto impianti di buprenorfina e i rimanenti 55 impianti di placebo. L’obiettivo era quello di valutare la presenza o meno nelle urine di oppioidi tra la prima e la sedicesima settimana e tra la diciassettesima e la ventiquattresima. I risultati si sono dimostrati nettamente a favore di buprenorfina rispetto al placebo. Nel dettaglio, tra la prima e la sedicesima settimana si registra in questo gruppo una percentuale media pari al 40,4% di campioni di urine negative per gli oppioidi contro una percentuale del 28,3% riscontrato nel gruppo placebo. Tra i 108 soggetti inseriti nel gruppo che ha avuto un impianto di buprenorfina, 71 hanno completato lo studio (65,7 %); tra quelli che venivano trattati con impianti di placebo, 17 su 55 (30,9 %). Inoltre, nei soggetti che hanno ricevuto buprenorfina si sono verificati con minore frequenza sintomi di astinenza e desiderio di assumere sostanze oppiacee e globalmente il quadro clinico ? migliorato rispetto a chi invece assumeva soltanto placebo. Tra gli eventi avversi, pressoch? simili in entrambi i gruppi, il pi? frequente, ma di lieve entit?, ? stato la reazione allergica nel sito in cui venivano posizionati gli impianti.
JAMA, 2010; 304(14):1576-83
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