Velocit? di passo predice la sopravvivenza negli anziani

25 Mar 2011 Geriatria

Da un’analisi combinata effettuata considerando i dati di 9 studi di coorte emerge che nelle persone anziane la velocit? della camminata si associa alla sopravvivenza. Allo studio, condotto prevalentemente da epidemiologi e geriatri statunitensi, ha partecipato anche Stefania Badinelli, dell’unit? geriatrica dell’universit? di Firenze. I nove studi, compiuti tra il 1986 e il 2000, hanno coinvolto 34.485 soggetti di et? uguale o superiore a 65 anni (et? media 73,5 anni; 59,6% donne), di cui sono stati acquisiti i dati relativi alla velocit? della camminata al basale, seguiti per periodi compresi tra 6 e 21 anni. Nel corso della ricerca e nel successivo follow-up si sono registrati 17.528 decessi; il tasso generale di sopravvivenza si ? attestato sull’84,8% a 5 anni e sul 59,7% a 10 anni. La velocit? di camminata ? risultata associata alla sopravvivenza in tutti gli studi (rapporto di rischio combinato per 0,1 m/s: 0,88). La sopravvivenza ? aumentata in tutto il range delle velocit? di camminata, con incrementi significativi per 0,1 m/s. All’et? di 75 anni, la sopravvivenza predetta a 10 anni in base alla velocit? di camminata ? risultata variabile tra 19 e 87% negli uomini e tra 35 e 91% nelle donne. La predizione della sopravvivenza in base a et?, sesso e velocit? di camminata si ? rivelata accurata quanto quella predetta da et?, sesso, uso di ausili per la mobilit? e funzionalit? autoriferita oppure da et?, sesso, cronicit?, anamnesi relativa al fumo, pressione sanguigna, indice di massa corporea e ospedalizzazione.

JAMA, 2011; 305(1):50-8

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