Ancora da decidere lo standard terapeutico per epatite B

La scelta del trattamento ottimale per l’epatite cronica B ? ancora oggi un tema di vitale importanza a livello mondiale. Tra le varie opzioni terapeutiche a disposizione, si raccomanda l’uso di tenofovir e adefovir, ma i risultati degli studi di confronto tra le due molecole non sono concordanti. Di qui l’idea – da parte di Shu-Shan Zhao e colleghi, del dipartimento di Malattie infettive dell’Ospedale Xiangya di Changsha, in Cina – di eseguire una revisione sistematica coordinata con metanalisi degli studi clinici di confronto tra tenofovir e adefovir finora pubblicati. Al termine di un lavoro di ricerca e selezione, sono stati presi in considerazione sei studi che hanno coinvolto un totale di 910 pazienti, di cui 576 trattati con tenofovir e 334 con adefovir. Dopo 48 settimane di trattamento, tenofovir ? risultato superiore ad adefovir nella soppressione del Dna virale (rapporto di rischio, Rr: 2,59), mentre non sono emerse differenze significative a proposito della normalizzazione di alanina aminotransferasi (Rr: 1,15), della sieroconversione HBeAg (Rr: 1,32) e del tasso di perdita di HBsAg (Rr: 1,19). Si tratta comunque di dati insufficienti per cui, sostengono gli esperti, c’? assoluto bisogno di ulteriori trial multicentrici e randomizzati per favorire l’evoluzione degli standard di trattamento dell’epatite cronica B.

Virol J, 2011; 8(1):111

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