Fa: rischio ictus ridotto con apixaban
Nei pazienti con fibrillazione atriale non candidabili alla terapia con antagonisti della vitamina K come il warfarin, l’impiego di apixaban (inibitore del fattore Xa)? riduce il rischio di ictus o embolia sistemica in modo statisticamente superiore all’acido acetilsalicilico (Asa), senza aumentare il rischio di sanguinamento maggiore o emorragia intracranica. ? questo l’esito del trial Averroes (Apixaban versus acetylsalicylic acid to prevent strokes in Af patients who have failed or are unsuitable for vitamin K antagonist treatment), condotto da Stuart J. Connolly, del Population health research institute di Hamilton, Ontario (Canada), e collaboratori. I ricercatori hanno assegnato 5.599 pazienti affetti da fibrillazione atriale con almeno un fattore di rischio per ictus a ricevere in modo randomizzato 5 mg di apixaban bis/die oppure Asa, da 81 a 324 mg/die. Dopo un follow-up di 1,1 anni, si sono rilevati 44 casi di sanguinamento maggiore (1,4% per anno) nel gruppo apixaban e 39 (1,2% per anno) in quello Asa, equivalente a un rischio accresciuto in modo non significativo di 1,13 volte nei soggetti trattati con apixaban. Dato ancora pi? significativo ? il mancato aumento di rischio di ictus emorragico nel gruppo apixaban, in cui si sono avuti 11 casi contro i 13 del gruppo Asa. L’outcome primario (ictus o embolia sistemica) si ? registrato in 51 soggetti in terapia con apixaban (1,6% per anno) contro i 113 (3,7% per anno) dei trattati con Asa, equivalente a una riduzione significativa di rischio del 55% nel gruppo apixaban. Infine ? apparso ridotto, con apixaban rispetto ad Asa, anche il rischio di ospedalizzazione per cause cardiovascolari: 12,6% vs 15,9% per anno, rispettivamente.
N Engl J Med, 2011 Feb 10.
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