Rm ottimizza screening ca mammario
Nelle donne ad alto rischio di cancro mammario, di et? inferiore e superiore a 50 anni, lo screening effettuato con la risonanza magnetica si rivela superiore all’impiego di mammografia, ecografia e alla loro combinazione. Si tratta dei risultati finali dello studio High breast cancer risk italian 1 study (Hibcrit-1), effettuato da Francesco Sardanelli, Irccs Policlinico San Donato, e da un gruppo di collaboratori di 18 centri italiani. Gli autori hanno arruolato 501 donne asintomatiche di almeno 25 anni d’et? portatrici di mutazioni Brca, con parenti di primo grado di portatrici di mutazioni Brca o caratterizzate da una forte storia familiare di cancro mammario e ovarico, comprese le donne con una storia personale di carcinoma della mammella. Sono stati diagnosticati 49 tumori identificati dallo screening e 3 tumori intervallo di cui 44 invasivi e 8 carcinomi duttali in situ. Solo 4 tumori erano allo stadio pT2 e 32 erano di grado G3. La risonanza magnetica ? risultata pi? sensibile (91%) dell’esame clinico (18%), della mammografia (50%), dell’ecografia (52%) e della combinazione mammografia pi? ecografia (63%). La specificit? oscilla tra il 96% e il 99%, il valore predittivo positivo tra il 53% e il 71% e il quoziente di probabilit? positivo tra 24 e 52. La risonanza magnetica, inoltre, ha mostrato un miglior valore predittivo negativo e un miglior quoziente di probabilit? negativo rispetto alle altre modalit? di screening. Dei 52 tumori diagnosticati, 16 (31%) sono stati identificati solo dalla risonanza di cui 8 in 21 (38%) donne di et? inferiore a 51 anni e 8 in 31 (26%) donne di et? superiore a 50 anni.
Invest Radiol, 2010 Dec 6
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