La cistatina C urinaria fattore di rischio nei pazienti obesi

Nei pazienti obesi il rapporto cistatina C urinaria/creatinina (Uccr) ? significativamente associato alla disfunzione renale, alla severit? della sindrome metabolica (Sm), alla rigidit? delle arterie e alle modificazioni di peso.?
La cistatina C urinaria (U-CysC), pertanto, potrebbe essere utilizzata come fattore di rischio renale e cardiovascolare nei pazienti obesi con sindrome metabolica. Il dato emerge da una ricerca effettuata da Noriko Satoh-Asahara e collaboratori del Japan obesity metabolic syndrome study (Joms) group su 343 soggetti obesi arruolati all’interno di una multicentrica giapponese.?

L’indagine ha dimostrato che Uccr ? correlato positivamente al rapporto urinario albumina-creatinina (Uacr) e alla cistatina nel siero e negativamente alla velocit? di filtrazione glomerulare stimata (eGfr). Nei pazienti obesi, il valore di Uccr ? significativamente maggiore nei soggetti con Sm rispetto a quelli non colpiti dalla sindrome. In modo simile a Uacr, Uccr ? risultata anche in correlazione significativa con il numero delle componenti di Sm e con la rigidit? arteriosa, fattori predittivi di malattia cardiovascolare.?

Gli autori richiamano l’attenzione sul fatto che la perdita di peso indotta dalla dieta e dall’esercizio per 3 mesi riduce in modo significativo solo Uccr fra tutti i marker renali esaminati, parallelamente alla riduzione dell’indice di massa corporea, di HbA1c e della rigidit? arteriosa. Quest’ultima osservazione suggerisce che la perdita di peso determini effetti benefici sulla disfunzione tubulare renale.
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Clin J Am Soc Nephrol, 2011; 6(2): 265-73

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