Clortalidone e tiazidici non sono la stessa cosa
Siamo abituati a considerare il clortalidone (C) del tutto simile, se non uguale, ai diuretici tiazidici mentre, a parte il fatto che la sua struttura chimica ? ben diversa, ? possibile che differisca da questi ultimi non tanto per gli effetti sulla pressione, che sono simili, ma sull’outcome cardiovascolare. Lo studio ALLHAT (in cui come diuretico ? stato usato il clortalidone) e lo studio ACCOMPLISH (in cui come diuretico ? stata usata l’idroclorotiazide) sono pervenuti a risultati molto differenti proprio sull’outcome cardiovascolare. Entrambi i diuretici hanno gli stessi effetti sul co-trasporto sodio cloro del tubulo distale, ma differiscono tra di loro nella capacit? di inibire l’anidrasi carbonica. E ci? potrebbe fare la differenza.
A questo proposito Woodman e coll. hanno pubblicato un lavoro sperimentale “in vitro” in cui hanno dimostrato che il C riduce l’aggregazione piastrinica indotta dall’epinefrina e aumenta l’angiogenesi molto di pi? della benzoflumetiazide (B), un diuretico tiazidico molto usato nel Regno Unito. Il C ha indotto marcati cambiamenti delle trascrizioni geniche per due proteine che mediano la permeabilit? vascolare e l’angiogenesi, il fattore C di crescita endoteliale e il transforming growth factor beta3, mentre la B ha mostrato effetti molto minori sull’espressione del fattore C di crescita endoteliale; entrambi riducono la permeabilit? vascolare all’albumina, ma solo il C aumenta l’angiogenesi. Bisogna sottolineare che l’effetto ? stato ottenuto in cellule incubate, e non pu? essere ascritto alle variazioni della pressione. Quindi, se ? vero che i due tipi di diuretici possono ridurre la pressione in modo simile, i loro effetti pleiotropici sulle piastrine e sulla parete vascolare variano considerevolmente, e questa potrebbe essere la ragione dei loro differenti effetti sugli outcomes cardiovascolari.?
Woodman R et al. Hypertension; 2010; 56; 463-470
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