Finalmente concrete?prospettive di terapia delle epatiti croniche da HCV genotip

Dopo un’attesa di molti anni si prospetta la possibilit? di un reale miglioramento dei risultati della terapia dei pazienti con epatite cronica da HCV genotipo 1. Al meeting dell’AALDS di Boston dell’ottobre 2010 sono stati presentati i risultati di 4 studi di grandi dimensioni realizzati con l’impiego, in associazione al peginterferone alfa ed alla ribavirina, di 2 inibitori della proteasi di HCV, il boceprevir e il telaprevir. I due studi con boceprevir hanno evidenziato – nei soggetti non trattati in precedenza con antivirali (studio SPRINT-2) – un significativo incremento del numero di risposte virologiche sostenute, anche dopo periodi di trattamento pi? brevi rispetto al trattamento standard (48 settimane) con peginterferone e ribavirina. Risultati analoghi si sono verificati anche nei pazienti non responder o relapser (studio RESPOND-2). La triplice terapia ? gravata da una pi? marcata anemizzazione e da una frequente disgeusia. Anche i due studi con telaprevir (ADVANCE e ILLUMINATE) hanno documentato in soggetti non trattati in precedenza la possibilit? sia di ottenere un maggior numero di risposte virologiche sostenute, sia di poter attuare schemi di terapia pi? brevi. Tali schemi consentono anche di ridurre gli effetti indesiderati, in particolare rush cutanei di tipo eczematoso, prurito, nausea, diarrea e marcata anemizzazione. Sull’efficacia terapeutica di telaprevir c’? da aggiungere che nel 2010 Mc Hutchison et al. avevano pubblicato sul NEJM uno studio che dimostrava come nei pazienti non responder alla terapia con peginterferone alfa e ribavirina l’associazione con telaprevir risultava pi? efficace rispetto al trattamento con la precedente terapia. La prospettiva di trovarsi finalmente di fronte ad una reale modificazione degli effetti della terapia delle epatiti croniche da HCV genotipo 1 appare dunque davvero concreta. Gli studi di cui si ? detto sono registrativi e dunque utili per poter ottenere la commercializzazione di boceprevir e telaprevir. Naturalmente ulteriori studi ed un’attenta farmacovigilanza dovranno chiarire meglio il profilo di sicurezza di questi farmaci e dovranno dirci se il loro impiego possa dare significativi vantaggi anche nella terapia delle epatiti croniche sostenute da genotipi pi? facili, rispetto al genotipo 1, in termini di risposte terapeutiche, tenuti presenti anche l’incremento dei costi ed il rischio di un maggior numero di effetti indesiderati.?

Piazza M. Epatiti virali acute e croniche. News online 2011
Mc Hutchinson JG et al. Telaprevir for Previously Treated Chronic HCV Infection. N Engl J Med 2010; 362: 1292

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