Distress respiratorio acuto: a 5 anni molte sequele fisiche
Debolezza persistente, limitazioni all’esercizio fisico, sequele fisiche e psicologiche, ridotta qualit? della vita, aumento dell’uso dei servizi sanitari e dei loro costi: sono queste le pi? importanti eredit? lasciate da un grave danno polmonare, come quello determinato da una sindrome da distress respiratorio acuto (Ards). Lo ha verificato un team dell’universit? di Toronto (Canada) guidato da Margaret S. Herridge, in uno studio condotto su 109 soggetti sopravvissuti a un’Ards e valutati dopo la dimissione ospedaliera dall’unit? di terapia intensiva a distanza di 3, 6 e 12 mesi, e di 2, 3, 4 e 5 anni. In ogni visita i pazienti venivano sottoposti a intervista e a una serie di esami: test di funzione polmonare, test del cammino in 6 minuti, ossimetria a riposo e sotto sforzo, imaging del torace, valutazione della qualit? di vita; infine, era riportato l’uso dei servizi sanitari. Dopo 5 anni, la funzione polmonare risultava normale o quasi normale, eppure un’ampia costellazione di altri problemi fisici e psicologici si era sviluppata o mantenuta costante nei pazienti e nei caregivers. La distanza percorsa in 6 minuti si attestava sul 76% di quella predetta e lo score della componente fisica sulla scala Medical outcome study 36-item short-form health survey era 41 (mentre il punteggio medio normale, corrispondente per sesso e per et?, era 50). In riferimento a tale punteggio, i pazienti pi? giovani presentavano un tasso maggiore di recupero rispetto ai pi? anziani, ma nessun gruppo tornava a 5 anni ai livelli normali predetti di funzione fisica. I pazienti con il pi? elevato numero di comorbilit?, infine, sono incorsi ai costi pi? elevati.
N Engl J Med, 2011; 364:1293-304
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