Rischio sclerosi multipla nei bambini con demielinizzazione
Il rischio di sclerosi multipla (Sm) nei bambini con demielinizzazione incidente pu? essere stratificato in base alla presenza degli alleli Hla-Drb1*15, di infezione remota da virus di Epstein-Barr e di basse concentrazioni di 25-idrossivitamina D. Analogamente a quanto in precedenza osservato negli adulti, le lesioni cerebrali identificate tramite risonanza magnetica (Mri) e bande oligoclonali nel liquido cerebrospinale (Csf) sono da ritenere probabili precursori dell’esordio clinico della malattia, mentre i bambini con risultati Mri nella norma sono probabilmente affetti da una malattia monofasica. Questa l’interpretazione dei risultati di uno studio di coorte prospettico, coordinato da Brenda Banwell, dell’hospital for Sick children di Toronto. Gli autori hanno valutato, tra il settembre 2004 e il giugno 2010, 302 bambini con demielinizzazione presentatisi in una delle tante strutture pediatriche dislocate sul territorio canadese, seguiti per un follow-up mediano di 3,14 anni. Come determinanti di Sm sono stati presi in esame, attraverso analisi univariate e multivariabili, la presenza del genotipo Hla-Drb1*15 e del virus Epstein-Barr, le concentrazioni di vitamina D, eventuali lesioni cerebrali individuate tramite Mri e le bande oligoclonali Csf. La diagnosi di Sm ? stata stilata in 63 bambini (21%) dopo un periodo mediano di 127 giorni. Sebbene il rischio di Sm risultasse aumentato in presenza di uno o pi? alleli Hla-Drb1*15 (rapporto di rischio, Hr: 2,32), concentrazioni sieriche ridotte di 25-idrossivitamina D (Hr per una riduzione di 10nmol/L: 1,11) e precedente infezione da virus Epstein-Barr (Hr: 2,04), non si sono registrate interazioni tra queste variabili nell’analisi multivariata. La Sm ? risultata fortemente associata con l’evidenza Mri di una o pi? lesioni cerebrali al basale (Hr: 37,9) o bande oligoclonali Csf (Hr: 6,33). Un paziente cui ? stata posta diagnosi di Sm ha mostrato un referto Mri normale, per cui la sensibilit? per la malattia di un risultato Mri anomalo si attesta sul 98,4%.
Lancet Neurol, 2011 Mar 31. [Epub ahead of print]
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