Screening del cancro colorettale: l’esperienza veneta

31 Ago 2011 Oncologia

I programmi di screening del cancro colorettale basati sui test immunochimici (iFobt) fecali si caratterizzano per un’elevata performance in termini di sensibilit?, valutata attraverso i tassi di cancro intervallo. Il dato emerge da 5 programmi di screening condotti nella Regione Veneto da Manuel Zorzi dell’Istituto oncologico veneto Irccs di Padova, e collaboratori: il piano utilizzato si ? infatti distinto per i tassi ridotti di tumori non rilevati dallo screening e diagnosticati durante l’intervallo (singolo iFobt, soglia di sensibilit?: 100 ng Hb/ml, intervallo tra gli screening di 2 anni). L’analisi si ? basata su un follow-up di 486.306 anni-persona e i tumori intervallo sono stati identificati in soggetti che avevano avuto un risultato negativo allo screening condotto nel periodo 2002/2007. Globalmente, sono stati diagnosticati 126 tumori intervallo rispetto a 572 tumori attesi. Le incidenze proporzionali erano pari a 15,3% e 31,0% nel primo e secondo anno-intervallo con una sensibilit? episodica globale del 78,0%. La sensibilit? si ? rivelata maggiore per i maschi rispetto alle femmine (80,1% vs 74,8%); non sono state osservate differenze in base all’et?, al sito anatomico o fra i diversi programmi. La sensibilit? di iFobt si ? attestata sull’82,1%.

Gut, 2011; 60(7):944-9

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