Rischio fibrillazione atriale e flutter da Fans e Cox-2 inibitori
armaci antinfiammatori non steroidei (Fans) di comune prescrizione, siano essi non selettivi tradizionali o inibitori della Cox-2, possono aumentare il rischio di fibrillazione atriale o flutter, soprattutto fra i nuovi utilizzatori. Lo suggerisce uno studio caso-controllo condotto in Danimarca da Morten Schmidt, dell’Ospedale universitario di Aarhus, e collaboratori. Il team di ricercatori ha identificato 32.602 pazienti nel “Registro nazionale danese dei pazienti” con una prima diagnosi di fibrillazione atriale o flutter tra il 1999 e il 2008, quindi ha abbinato per et? e genere ciascuno di questi casi a 10 soggetti di controllo, mettendo a confronto l’esposizione a Fans non selettivi e a inibitori della Cox-2 dei due gruppi. In totale, 2.925 (9%) casi e 21.871 (7%) controlli erano utilizzatori correnti di uno dei due tipi di farmaco al momento dell’ammissione ospedaliera. L’analisi aggiustata per et?, sesso e fattori di rischio ha rivelato che l’uso corrente di Fans non selettivi era associato a un rischio aumentato di 1,17 volte di fibrillazione atriale o flutter rispetto al non uso, mentre l’impiego di inibitori della Cox-2 si associava a un aumento di rischio di 1,27 volte. Il rischio relativo era maggiore tra i nuovi utilizzatori (ossia con prima prescrizione del farmaco entro i 60 giorni precedenti dalla diagnosi di aritmia), attestandosi su 1,46 per i Fans non selettivi e 1,71 per gli inibitori della Cox-2. Risultati simili si sono rilevati con vari tipi di Fans (escluso l’acido acetilsalicilico, non considerato in questo studio).
BMJ, 2011; 343:d3450
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