Ordini europei, serve direttiva per evitare esodo pazienti

Potrebbero essere fino a 60 milioni i pazienti europei che si sposteranno in cerca di cure migliori a partire dal 2013, quando cadranno i confini tra i Paesi dell’Unione. Per evitare questo esodo è necessaria una direttiva europea che garantisca una qualità professionale standardizzata. Lo chiedono all’Europa i vertici delle associazioni e confederazioni europee degli Ordini dei medici, dei medici specialisti, dei medici di medicina generale, al termine del primo convegno internazionale ”Per uno specialista europeo accreditato” svoltosi a Udine. Secondo i medici, l”obiettivo è impedire che si creino flussi incontrollabili di nuovi pazienti che andrebbero ad appesantire le liste d’attesa e anche flussi di medici provenienti da Paesi con percorsi formativi difformi e diversi livelli di preparazione. «È necessario avere regole certe per creare un sistema sanitario comune europeo senza discriminazioni fra Paesi quanto a formazione, sanità erogata e livello tecnologico», ha affermato il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) Amedeo Bianco. «Ci preoccupa molto» ha aggiunto il presidente dell’Ordine dei Medici di Udine, Luigi Conte «la proiezione fatta dalla Società italiana di medici manager secondo la quale dal 2013 ci saranno circa 60 milioni di cittadini europei che cercheranno cure migliori rispetti ai loro paesi d’origine quanto a qualità, tecnologie e preparazione dei professionisti. Dobbiamo prevenire gli scenari peggiori».

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