Tos su umore e funzioni cognitive: effetti variabili
«La cessazione degli steroidi sessuali, durante la senescenza riproduttiva, ha un impatto drammatico sulle funzioni cerebrali, incidendo in modo negativo sul tono dell’umore, sulla vitalità cognitiva e sul comportamento, che diviene ansioso». A sostenerlo è Andrea R. Genazzani, dell’Università di Pisa, in una lettura plenaria al congresso di Copenhagen. «L’ormonoterapia sostitutiva (Tos) migliora i sintomi cerebrali del climaterio, ma esistono molte differenze a seconda del tipo e della dose di estrogeno, del tipo di combinazione progestinica e della via di somministrazione. Esistono prove che la terapia estrogeno-sostitutiva protegga preferenzialmente le donne sane in postmenopausa dalla riduzione cognitiva età-dipendente, riducendo il rischio di demenza». La conferma della stretta relazione tra ormoni sessuali e funzioni cognitive viene dai risultati di una studio svolto da Victor W. Henderson, della Stanford University (Usa). «Dopo somministrazione di una serie di questionari a una coorte di donne di mezza età in menopausa naturale non utilizzatrici di Tos, abbiamo riscontrato come la memoria semantica fosse associata positivamente con i livelli di estradiolo e un basso rapporto testosterone/estradiolo, inversamente associato anche alla memora episodica verbale». Torbjörn Backström, dell’Università di Umeå (Svezia), ha infine ricordato che «i metaboliti del progesterone e del testosterone sono potenti modulatori positivi del recettore Gaba-A del Snc (come gli anestetici, gli anticonvulsivanti, i sedativi e gli ansiolitici). A basse concentrazioni, però, inducono effetti avversi paradossi, con irritabilità, aggressività, dolore. È quanto capita nella fase luteinica del ciclo a causa dei progestinici dei contraccettivi orali o della Tos, o in caso di disturbo disforico premestruale». 9th Congress of the European Society of Gynecology. Copenhagen, Denmark, 8-11 September 2011
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