Sindrome di Down, rischio di anemia e carenze di ferro

27 Ott 2011 Pediatria

Nei bambini affetti da sindrome di Down, il rischio di anemia e di carenze di ferro non è maggiore rispetto alla popolazione generale. È però necessario monitorare con attenzione questi pazienti, in modo da intraprendere azioni mirate nel caso si riscontrino anomalie su questo fronte, considerando il peso che una carenza di ferro ha sullo sviluppo cognitivo. L’argomento è stato oggetto di uno studio condotto da un’équipe israeliana, coordinata da Alexander Tenenbaum, del dipartimento di Pediatria dell’Hadassah university Medical center di Gerusalemme. La ricerca trasversale ha coinvolto 149 soggetti con sindrome di Down ed età compresa tra 1 e 20 anni, frequentatori abituali di un centro medico multidisciplinare specializzato nella gestione di questo tipo di soggetti. L’intero campione è stato sottoposto a un’accurata valutazione dello stato fisico, nutrizionale e dei valori ematici. Tra tutti i pazienti, l’8,1% presentava una condizione di anemia. Tra i 38 bambini nei quali si è approfondita la presenza di ferro nel sangue, è emerso che in metà dei casi le carenze erano significative. Tramite analisi multivariate, si è visto che l’etnia araba e un basso peso rispetto all’età sono fattori che si associano in modo significativo all’anemia, mentre genere, altezza, disordini alimentari e malattie cardiache congenite non sono fattori di rischio di anemia.

Int J Pediatr, 2011;2011:813541

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