Pancreatite acuta da farmaci: opportuno sospendere la terapia

Un’elevata percentuale di pazienti ricoverati per pancreatite acuta ha fatto in precedenza uso di farmaci che possono indurre pancreatite. È quindi necessaria una maggiore consapevolezza tra i medici sulla possibilità di riscontrare una pancreatite indotta da farmaci (Dip), altrimenti inspiegabile, e agire appropriatamente sospendendo la terapia. Lo rivela uno studio osservazionale e multicentrico condotto da Hans A. Tuynman e collaboratori, del dipartimento di Gastroenterologia ed epatologia presso il Rijnstate hospital, ad Arnhem (Olanda). Questa ricerca ha preso in esame, in 168 pazienti, l’eziologia, il decorso della malattia, l’impiego di farmaci associati alla pancreatite al momento del ricovero ospedaliero e la sospensione del trattamento. Considerando l’intero campione arruolato, è emerso che 70 soggetti (41,6%) assumevano farmaci associati alla pancreatite quando sono stati ammessi in una struttura clinica. Nel 26,2% dei casi (44 pazienti), veniva impiegato almeno un farmaco di classe I associato alla pancreatite. Una probabile Dip si è evidenziata in 21 soggetti (12.5%) e in 9 di questi i farmaci prescritti sono stati sospesi, senza che in seguito si fosse manifestata una recidiva della patologia. Tra i rimanenti 12 soggetti che non hanno sospeso il trattamento e in assenza di una causa eziologica alternativa di pancreatite acuta, 8 hanno assunto un farmaco di classe I associato alla pancreatite.

Am J Gastroenterol, 2011 Sep 13. [Epub ahead of print]

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