Stato comatoso, nuova metodica rileva consapevolezza
Un nuovo test, semplice ed effettuabile al letto del paziente, permette di controllare l’effettivo stato cognitivo e di consapevolezza di soggetti che, sotto il profilo comportamentale, sono apparentemente in coma. La sperimentazione, coordinata da Damian Cruse dell’università dell’Ontario occidentale di London (Canada), è avvenuta in Europa, presso le università di Liegi (Belgio) e Cambridge (UK). La condizione di stato vegetativo è caratterizzata da periodi in cui il paziente si sveglia ma sembra inconsapevole di sé e dell’ambiente circostante. Anche se alcuni studi condotti sfruttando la risonanza magnetica funzionale avevano evidenziato un certo grado di consapevolezza, problemi di costo e di accessibilità impediscono l’uso sistematico di questa metodica. La nuova tecnica supera queste difficoltà e prevede la misurazione diretta dell’attività della corteccia motoria attraverso l’elettroencefalografia, fornendo una misurazione oggettiva e affidabile. I ricercatori hanno utilizzato la metodica su 16 pazienti e ne hanno confrontato i risultati con 12 soggetti inseriti in un gruppo di controllo. Tre dei sedici pazienti con diagnosi di stato vegetativo hanno ripetutamente generato risposte appropriate ad alcuni comandi, registrate dall’Eeg ma non da comportamenti rilevabili esternamente. La capacità di rispondere agli stimoli non si è associata a fattori quali l’età, la durata o le cause dello stato vegetativo, ma indica un insospettabile grado di consapevolezza. Gli autori ne deducono che, «malgrado controlli clinici rigorosi, molti pazienti in stato vegetativo risultano diagnosticati in modo erroneo» e ritengono che un utilizzo estensivo della metodica proposta potrebbe riconoscere le funzioni cognitive che ancora sono attive in questi soggetti.
Lancet, 2011 November 9. [Epub ahead of print]
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