Lesioni intrauterine e neonatali: sequele a lungo termine
Le lesioni neonatali e intrauterine comportano un elevato rischio di causare morbilità neurologiche gravi a lungo termine, secondo una revisione sistematica della letteratura condotta da un gruppo di ricercatori keniani, sudafricani e inglesi coordinati da Michael K. Mwaniki, del Kenya Medical Research Institute di Kilifi. Gli studi pubblicati sul tema sono molti: dopo una prima identificazione di oltre 28.000 articoli, gli autori ne hanno inclusi nell’analisi 153, che documentano un totale di 22.161 sopravvissuti a insulti intrauterini o neonatali. Ne risulta che il rischio medio di sviluppare almeno un disturbo neurologico in questi soggetti è del 39,4% (distinto in 18,5% per sequele severe, 5% per conseguenze di media gravità, e 10% per deficit lievi). Il danno più comune tra quelli riportati è costituito da difficoltà di apprendimento, difetti di sviluppo cognitivo o ritardo generale dello sviluppo, riscontrati in 4.039 soggetti, corrispondenti al 59% di quanti hanno avuto una conseguenza patologica dall’insulto subito. Seguono, nell’ordine, paralisi cerebrale (21%), sordità o difficoltà nell’udito (20%), cecità o disturbi della vista (18%). Solo un sottoinsieme di 40 studi ha incluso dati relativi a danni multipli, per un totale di 2.815 soggetti analizzati. Ne emerge che in un’elevata percentuale di casi lo stesso soggetto presenta più di un disturbo: se in 1.048 casi si evidenza almeno un danno (37%), il 32% di questi risente di danni multipli.
Lancet, 2012 Jan 12.
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