Efficacia e sicurezza dell’automonitoraggio della coagulazione

Un’analisi di Carl Heneghan e dei suoi colleghi del Department of primary care health sciences di Oxford (UK) mostra che l’auto-valutazione e auto-gestione del trattamento con anticoagulanti orali costituiscono un’opzione sicura per pazienti di qualunque età. «In accordo con precedenti revisioni sistematiche» spiega Heneghan «i nostri risultati indicano che in questo modo i pazienti possono migliorare la qualità della propria terapia anti-coagulante». Attraverso una ricerca sui principali archivi in cui vengono registrati gli studi medico-scientifici (Embase e Medline) gli autori hanno individuato in prima battuta 1.357 abstract, per poi includere nell’analisi 11 studi, per un totale di 6.417 partecipanti e 12.800 anni-persona di follow-up. Tra le persone inserite nei gruppi di auto-monitoraggio si è riportata una riduzione significativa degli eventi tromboembolici (hazard ratio, Hr: 0,51) ma non degli eventi emorragici maggiori (Hr: 0,88) o dei decessi (Hr: 0,82). Nei partecipanti di età inferiore ai 55 anni la riduzione del rischio di eventi tromboembolici è stata impressionante (Hr: 0,33) ed è stata notevole anche nei gruppi di pazienti con valvole cardiache meccaniche (Hr: 0,52). La pratica si è dimostrata sicura anche tra le persone anziane e nei 99 soggetti con età maggiore di 85 anni non si sono avuti effetti avversi di rilievo. 

Lancet, 2012; 379(9813):322-34

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